TotalEnergies, Peter Sagan si scaglia contro i più giovani in gruppo: “È totale anarchia”
L'ex campione del mondo è oramai tra i veterani del gruppo e si lamenta di certi atteggiamenti dei più giovani, soprattutto per quanto riguarda alcune regole non scritte del ciclismo come la pausa per motivi fisiologici
Peter Sagan è molto critico nei confronti dei suoi colleghi più giovani. Il portacolori del Team TotalEnergies è alla sua tredicesima stagione in gruppo e ne è passato di tempo da quando era lui un novellino del gruppo con tanta voglia di vincere ed esultanza che spesso hanno dato fastidio ai colleghi più esperti. Intervistato da Het Nieuwsblad, il tre volte campione del mondo ha parlato di come adesso in gruppo non si rispettino più alcune delle regole non scritte del ciclismo. A tal proposito il campione slovacco si è lamentato di come stia scomparendo la pausa per motivi fisiologici: tutto viene fatto di fretta durante le corse, compresa la pipì.
“La pausa per il bagno non esiste più – ha raccontato il classe 1990 – L’ho visto di nuovo al Tour des Alpes Maritimes et du Var. Un tempo si era soliti avere un tempo stabilito per fare pipì. Adesso tutti lo fanno dalla loro bici. Mi chiedo: è normale? Capisco se stai correndo il finale della gara o il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Ma in un punto morto della corsa? Non perdi nulla a fermarti un attimo”.
“Non vanno più neanche al margine della strada – ha aggiunto – Non faccio nomi, ma c’è chi fa pipì in mezzo al gruppo. L’ho notato la prima volta quando mi sono fermato per urinare in una tappa di una corsa di cui ero leader. Hanno continuato ad attaccare, quando di solito era un momento di riposo per tutto il gruppo […] È disgustoso. E se dici qualcosa a proposito sei un arrogante, perché non dovresti decidere cosa devono fare gli altri”.
Il discorso dell’ex Bora è, però, molto più ampio: “Un tempo erano i corridori più anziani che parlavano molto, adesso lo fanno anche i più giovani. Poi io penso: ok, sei giovani, sei un campione, qualsiasi cosa. Ma sei più giovane. Le giovani generazioni mancano di rispetto. Lo vedi, lo percepisci. In passato c’erano delle regole non scritte. Adesso dimenticale. È totale anarchia“.
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